Crème brulée
Come si dice nel film ” Il favoloso mondo di Amélie”, rompere la crosta della crème brulée con il cucchiaino è uno dei piccoli piaceri della vita.
Una morbida e voluttuosa crema aromatizzata alla vaniglia ricoperta da un velo croccante di zucchero caramellato.
Le origini di questo dolce sembra che risalgano al 1600 ma la sua paternità è combattuta tra la Francia e l’Inghilterra.
In Inghilterra questo dolce, chiamato burnt cream, è legato alla tradizione del Trinity College di Cambridge dove, fin dal 1879, vige l’usanza di preparare la crème brûlée imprimendo lo stemma della scuola nella sua parte superiore con un apposito ferro arroventato.
La ricetta che vi lascio oggi è quella per una crème brulée alla vaniglia ma volendo potreste aromatizzarla con della scorza di arancia, di limone o di mandarino o perché no con del cardamomo, del rosmarino o della fava tonka.
Io di solito la accompagno con delle sfere di pere cotte nel vino e una soffice torta di mandorle, ma è buonissima anche mangiata così.
INGREDIENTI
- 800 g Panna
- 200 g Latte
- 330 g Zucchero
- 300 g Tuorli
- 1 Bacca di vaniglia
PROCEDIMENTO
Mescolate i tuorli con lo zucchero.
Aprite la bacca di vaniglia e mettete i semini nel composto di tuorli.
Nel frattempo, mettete a scaldare il latte e la panna con il baccello di vaniglia.
Una volta sopraggiunto il bollore, versate i liquidi sui tuorli in più volte ed amalgamate bene.
Imburrate dei pirottini di alluminio e, con l’aiuto di un colino a pistone, versate il composto.
Altrimenti potete utilizzare delle bellissime cocotte in ceramica che utilizzerete sia per cuocere che poi per servire la crème brulée.
Cuocete per circa 40 minuti a 100°C misto vapore, oppure a bagnomaria a 130°C. Saranno pronte quando scuotendole leggermente si staccheranno dai bordi.
Una volta fredde, potrete sformare le vostre crèmes brulées.
Cospargete con dello zucchero e bruciate con il caratteristico ferro arroventato, con un cannello o in alternativa potete utilizzare il grill del forno.
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